I LOVE STARS

 I love stars.Wherever they are.Small or large, representing the infinity of the sky, the universe. Small fragments immensity of A Midsummer Night estate.Punti luinosissimi who donate to glow even more 'dark evenings when you are in the countryside in the pitch dark to look at the sky. Light trails: shooting stars. In the moment in which: sprimere a desire becomes magic. Because the stars are magical. They saw history, from the dawn of time. Million years, the stars are eternal.

 




Every night, when you open the curtain of the night, in the dark sky light up the stars and the show starts that for millennia depicts stories in which they move super powered heroes, monsters and hybrids of science fiction, maidens divine and terrestrial : all engaged in a repertoire of love and adventure on the edge of reality. A show that replicates without interruption for several thousands of years, and that the only fault of being finished also on the books of the school where often even the most extraordinary things become boring. Yet, as pointed out the Latin philosopher Seneca, if the stars, instead of continually shine over our heads, they were only visible from a particular place on the planet, everyone wants to go there to watch the show.

Margherita Hack, Notte di Stelle

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Adoro le stelle.Dovunque siano.Piccole o grandi, rappresentano l'infinità del cielo, dell'universo. Piccoli frammenti nell'immensità di una notte di mezza estate.Punti luinosissimi che donano bagliore anche alle piu' tenebrose delle serate quando si è in campagna nel buio fitto a guardare il firmamento. Scie luminose: le stelle cadenti. Nel momento in cui: sprimere un desiderio diventa magia. Perchè le stelle sono magiche. Hanno visto la storia, dalla notte dei tempi. Milioni di anni, le stelle sono eterne.



Tutte le sere, quando si apre il sipario della notte, nel cielo nero si accendono le stelle e inizia lo spettacolo che da millenni mette in scena storie in cui si muovono eroi dotati di superpoteri, mostri e ibridi da fantascienza, fanciulle più divine che terrestri: tutti impegnati in un repertorio d’amori e d’avventure ai confini della realtà. Uno spettacolo che si replica senza interruzione da parecchie migliaia di anni, e che ha il solo torto d’esser finito anche sui libri di scuola dove spesso persino le cose più straordinarie diventano noiose. Eppure, come faceva notare il filosofo latino Seneca, se le stelle, anzichè brillare continuamente sopra le nostre teste, fossero visibili solo da un particolare luogo del pianeta, tutti vorrebbero andarci per assistere allo spettacolo.  
Margherita Hack, Notte di Stelle